La formazione di nidi calabrone, è un problema da non sottovalutare, quando nasce vicino a zone abitate e mette in pericolo l’incolumità delle persone.
I calabroni rossi, detti anche Vespe Crabro, sono le più grandi vespe europee e nordamericane, infatti misurano dai 2,5 ai 3,5 mm di lunghezza, e si nutrono prevalentemente di altri insetti o della polpa di frutta e nettari zuccherini.
I nidi calabrone (che possono essere molto voluminosi), vengono realizzati utilizzando fibre vegetali impastate con saliva, quasi sempre in prossimità di alberi, sottotetti, crepe nei muri, o qualunque luogo in cui possano trovare rifugio dall’ostilità climatica invernale.
I calabroni sono attratti dalle sostanze zuccherine dei frutti, quindi prediligono la stagione estiva e l’inizio dell’autunno, per fornire le scorte di cibo necessarie e per costruire un nido; anche per questa ragione, sono insetti nocivi alle coltivazioni di frutti, ed è meglio prevenire il loro attacco
La rimozione di nidi di calabrone non è un’azione facile da svolgere, e può essere molto rischiosa per la salute dell’operatore, se non si agisce con cautela e con le dovute precauzioni.
Prima di agire, bisogna conoscere i rischi, poichè i calabroni possono pungere l’uomo se disturbati o minacciati, e le loro punture possono essere mortali se il soggetto punto soffre di allergie a sostanze velenose; ricordiamo che i calabroni sono considerati i responsabili delle morti di cavalli, cui bastano sette punture per ucciderli.